nozze
notte che
passi con un pugno di grano
negli
occhi
notte che
non vedi il mio futuro fra i papiri della notte.
fischia
il treno dei pensieri
addentano il logorio dei mantici nei tuoi occhi.
la strada
binaria infinita che mai ripassa
al tuo
contatto, lì dove sarai
a fare
con gli occhi l’ape entusiasta alle zagare.
viavai
fra il mare e l’attesa
e qui ti
aspetto
come il
mare il mio orizzonte
pieno di
sabbia nel cuore di clessidra che non va più
lasciando
occhiaie sulla riva
tanto
insonne è il mio amore…
ho sceso
le scale di pietra alle tue spalle
per un
milione di anni
fino al
porto fatto di sole partenze …
l’ogni e
il niente si incrociano dove inargenta
la
bellezza il suo idolo
e qui,
sul vento, ho lavato
la
mia anima
cantante, qui sul vento,
con lo
strascico di una vecchia vela avanzata; di vento è fatta la tolda di questo
via dal
sempre. di vento le mie parole povere,
antiche
che non posso
svestire.
qualcosa, un desiderio, la fattura
di un
ragazzo incantato misurò il mio spazio in grani e sbuffi
e se ora
risplendo forse anche in cocci di
stella
potrei
cadere
facilmente.
Nessun commento:
Posta un commento
I COMMENTI SONO IN MODERAZIONE.
SARANNO PUBBLICATI SOLO DOPO MIA LETTURA.
GRAZIE, ELIA