domenica 24 aprile 2016

nozze


nozze



















notte che passi con un pugno di grano
negli occhi
notte che non vedi il mio futuro fra i papiri della notte.
fischia il treno dei pensieri
addentano il logorio dei mantici nei tuoi occhi.
la strada binaria infinita che mai ripassa
al tuo contatto, lì dove sarai
a fare con gli occhi l’ape entusiasta alle zagare.

viavai fra il mare e l’attesa
e qui ti aspetto
come il mare il mio orizzonte
pieno di sabbia nel cuore di clessidra che non va più
lasciando occhiaie sulla riva
tanto insonne è il mio amore…

ho sceso le scale di pietra alle tue spalle
per un milione di anni
fino al porto fatto di sole partenze …
l’ogni e il niente si incrociano dove inargenta
la bellezza il suo idolo

e qui, sul vento, ho lavato
la
mia anima cantante, qui sul vento,
con lo strascico di una vecchia vela avanzata; di vento è fatta la tolda di questo
via dal sempre. di vento le mie parole povere,
antiche che non posso
svestire. qualcosa, un desiderio, la fattura
di un ragazzo incantato misurò il mio spazio in grani e sbuffi
e se ora risplendo forse anche in cocci di
stella potrei
cadere facilmente.










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