I
Io sono l’uomo che avete
soffritto
- bello dorato adesso
Io sono l’albatro
per meglio dire, il pollo – con le patate e il
cielo dell’India
E la fanfara dei
sassi e la bestemmia,
Chi incenerisce il
fuoco
E non trasformo nulla
in oro
Io sono l’allievo di tutti i
maestri della terra
Per fortuna non
imparo niente
Io sono la ragazza
con l’orecchino di perla_
Sorridente e con i
piedi immersi
nel Nilo dietro casa.
Io sono il
fabbricante di biglie di vetro
E non mi ero accorto
fino a ieri che il sentiero del tempio
di Gioia inizia__ da dove di
solito il mio cuore e
le mani,__ la mia
chitarra affilata
e lucente
- è lei a suonare me –
_tutti dicono in giro
che sono un po’ suonato.
Datemi spazio _
che io possa
perdonare i miei
e i piedi trafitti
di coloro che mi
hanno amato, perché l’amore e non saprei come meglio finire
questa frase andata a
capo di sua iniziativa.
II
Io sono il sangue di
cavalla
Impazzito nel roseto
dopo il parto, ho fatto a pugni con il vento,
Don
Quixote, la___
verità è un nonnulla
verità è un nonnulla
È venuta a farmi
visita
mia sorella
Prima d__i _partire
Mi ha portato un
flaconcino di inchiostro
- non ti dimentichi di me -
Mia sorella | Pazzia
Metterò un nastro_
attorno al mio __cesareo, andrò al ballo del villaggio così,
con indosso
l’abito della mia
chiamata - il verso
è la mia fica.
Io sono il cammello
E sono la notte degli
autisti
Io sono la periferia
di questo cielo mezzo masticato
stupito di trovarmi
così pieno di
Doglie Per l’inverno. Io sono l’ago di Patrik E sono
l’ago di Lella Milè
Io sono l’ago di Giovanni e l’ago di Tristan,
sono la penna
refrattaria
Ma __non trarre __alcuna
_conclusione.
Pieno di parole:
vizio, zattera, felicità, p. es. ma anche ninna nanna, Limite, non, purchè,
il lo la, se ne hai
qualcuna da propormi, ben venga.
______ Siamo sempre
attenti alle novità.
A pensarci bene mi
farebbero __davvero
comodo delle scarpe nuove
comodo delle scarpe nuove
III
La grassona, la
Poesia
con contratto a tempo,
tienimi
lontano dalla politica, dice,
Tienimi
qui _a questa
scrivania
Affacciata___ sul
porto.
Abbiamo per caso
fatto
l’amore;
Mettere del sale
nelle castagne durante la cottura è un trucchetto
Che non ti insegnano
così
presto.
Io sono
Il labaro che si
diffonde
Luce, fresco di
Marsiglia –
coi pezzi di vecchie
mutande
Io sono tamburi. E nacchere e ritagli di argento di specchio.
Sono
l’imbragatura
Di pece e di piume
che si adatta perfettamente
Alla scenografia
di questo
sogno
Solitario di
cartilagine nelle tue
Preghiere,
Stabile come l’ago di una pesa.
Io __sono Marcel. _E
sono Elèna.
Molti uomini sono
morti sotto la mia penna Io sono Paco e __Loucile Io sono Jeff, io sono
Leonard e Fabrizio e
Alfredo e Rodolfo e Pilar. Sfilano in un calmo
seguito. _mi chiamo_
Elia e a volte_ mi
giro per vedere
chi sono. : - )
Meraviglia!!!! Uno sfogo poetico e non solo, un po' di sana vanita', tante verita' sbattute in faccia senza ritegno e poi quel finale che mi ha mozzato il fiato. Ciao poeta, ciao Elia. Se non ti volti non fa niente. Besos
RispondiEliminaCiao poeta, ciao Elia. Se non ti volti non fa niente
RispondiEliminaPuoi permetterti questa liberta'. Puoi permetterti di sbattere torte in faccia a tanti. Questo privilegio e' solo per poeti. Besos
Rosssèèèèèè!!!!!
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