mercoledì 11 giugno 2014

Di Cose Ripetute

























dimenticando di cercare
la volta ai nidi di ragno - è la guerra dei lupi e dei ladroni
ripeto: è la guerra dei lupi e dei ladroni. dimenticando, sottraendo il tuo
pianto di gocce d’oro - frutti appesi
nei giardini perduti del tempo.
mi pare di averne visto un alberello nell’orto di tuo padre,
rimasto ignoto fino alla sua
morte.

dimenticando
la gattara per le elezioni del buffone di corte,
il “non essere al corrente di” andamento
di borsa, e i prezzi del
pescivendolo,

e l’invasione delle formiche
sull’intero impiantito del salottino in
stile inglese

- una volpe viene a trovarmi ogni  notte
una volpe mi fruga i genitali - manca l’agio dell’aria, non una
monetina da tirare
nella fontana aperta di un neonato
per desiderargli che desideri e

 la cola nel frigo sempre accanto alla maionese.

aria greve, ristagnano i fiori
finti negli sguardi di quattro vedove
per il caffè della sera – si può
mai rinunciare
al caffè delle cinque? non diciamo sciocchezze – signore.
ninna nanna alfredo ninna nanna alfredo
ninna nanna pietra ninna nanna pietra - - -

che è la guera dei lupi e dei ladroni, ripeto:
è la guerra dei lupi e dei ladroni –

sottovalutando documenti,
attestati, firme, crocette, asterischi, n.b.,  postille, chiose, scorre talmente
nei__ tuoi occhi
un fiume, piccola barcarola, che ti
incontro in ogni verso
di neruda – sarà arrivata la posta?
non ho sentito bussare alla satira del portone quando è chiuso.
dimenticando i milioni di culle vuote i
padri che prediligono la pornografia da banchetto orafo.
cigolii di tarli negli occhi.

un amico mi ha detto
di cercare una poesia
ma non mi è riuscito di trovarla. ecco il tuo bambino sporco, raglia e
la greppia senza erba.
l’acqua languida come da tempo pronunciare la parola amore
lo trovi nei distributori documento accluso ai profilattici
da blu jeans. bevi. bevi,
su, da bravo, bevi.

prevista pioggia nelle cattedrali gotiche della
vecchia europa – benedetto – sia il pane. ho spezzato per
tre bambini
rametti di ulivo così quando
li userete, ho detto,
per giocare alla guerra, starete invece giocando alla pace.
ride di cuore il cuore parlante. non lontano
dalla fonte.

ognuno ha un ingresso gratuito per il getzemani,
ogni madre è vergine. ognuno  è
gesù cristo.

ninna nanna alfredo ninna nanna alfredo,
che è la guerra dei lupi e dei
ladroni ripeto:è la guerra dei lupi e dei ladroni – e il grazioso
punk a bestia ricciuto mi ha baciato sulla guancia, lontano
dalla definizione che hanno i matematici
dell’infinito. ho pregato_ per lui
tutte le notti.

le gambe di gabriela, le infila
sotto  la gonna
del tavolo. \\ rabbrividendo un moto d’aria.
s’incavola __ il dente di leone nella mezza luce, e i vespri, oh, sospirati
razionali orienti –
allentano la cinta dei richiami. la
mente umana è il desiderativo.

ama il prossimo tuo come te stesso ama il prossimo tuo come te stesso
ama il prossimo tuo come te stesso. ognuno miete
il grano solo per se stesso -







A Cristina Bove






4 commenti:

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