dimenticando di
cercare
la volta ai nidi di
ragno - è la guerra dei lupi e dei ladroni
ripeto: è la guerra
dei lupi e dei ladroni. dimenticando, sottraendo il tuo
pianto
di gocce d’oro - frutti appesi
nei giardini perduti
del tempo.
mi pare di averne
visto un alberello nell’orto di tuo padre,
rimasto ignoto fino
alla sua
morte.
dimenticando
la gattara per le
elezioni del buffone di corte,
il “non essere al
corrente di” andamento
di borsa, e i prezzi
del
pescivendolo,
e l’invasione delle
formiche
sull’intero impiantito
del salottino in
stile inglese
- una volpe viene a
trovarmi ogni notte
una volpe mi fruga i
genitali - manca l’agio dell’aria, non una
monetina da tirare
nella fontana aperta
di un neonato
per desiderargli che
desideri e
la cola nel frigo sempre accanto alla
maionese.
aria greve, ristagnano
i fiori
finti negli sguardi di
quattro vedove
per il caffè della
sera – si può
mai rinunciare
al caffè delle cinque?
non diciamo sciocchezze – signore.
ninna nanna alfredo
ninna nanna alfredo
ninna nanna pietra
ninna nanna pietra - - -
che è la guera dei
lupi e dei ladroni, ripeto:
è la guerra dei lupi e
dei ladroni –
sottovalutando
documenti,
attestati, firme,
crocette, asterischi, n.b., postille,
chiose, scorre talmente
nei__ tuoi occhi
un
fiume, piccola barcarola, che ti
incontro
in ogni verso
di neruda – sarà
arrivata la posta?
non ho sentito bussare
alla satira del portone quando è chiuso.
dimenticando i milioni
di culle vuote i
padri che prediligono
la pornografia da banchetto orafo.
cigolii di tarli negli
occhi.
un amico mi ha detto
di cercare una poesia
ma non mi è riuscito
di trovarla. ecco il tuo bambino sporco, raglia e
la greppia senza erba.
l’acqua
languida come da tempo pronunciare la parola amore
lo trovi nei
distributori documento accluso ai profilattici
da blu jeans. bevi.
bevi,
su, da bravo, bevi.
prevista pioggia nelle
cattedrali gotiche della
vecchia europa –
benedetto – sia il pane. ho spezzato per
tre bambini
rametti di ulivo così
quando
li userete, ho detto,
per
giocare alla guerra, starete invece giocando alla pace.
ride di cuore il cuore
parlante. non lontano
dalla fonte.
ognuno ha un ingresso
gratuito per il getzemani,
ogni madre è vergine.
ognuno è
gesù cristo.
ninna nanna alfredo
ninna nanna alfredo,
che è la guerra dei
lupi e dei
ladroni ripeto:è la
guerra dei lupi e dei ladroni – e il grazioso
punk a bestia ricciuto
mi ha baciato sulla guancia, lontano
dalla definizione che
hanno i matematici
dell’infinito. ho
pregato_ per lui
tutte le notti.
le
gambe di gabriela, le infila
sotto la gonna
del
tavolo. \\ rabbrividendo un moto d’aria.
s’incavola __ il dente
di leone nella mezza luce, e i vespri, oh, sospirati
razionali orienti –
allentano la cinta dei
richiami. la
mente umana è il
desiderativo.
ama il prossimo tuo
come te stesso ama il prossimo tuo come te stesso
ama il prossimo tuo
come te stesso. ognuno miete
il grano solo per se
stesso -
A Cristina Bove
Splendida, mio caro Poeta dai mille rivoli dissetanti
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ognuno ha un ingresso gratuito per il getzemani,
RispondiEliminaogni madre è vergine. ognuno è
gesù cristo.
grazie per la dedca
RispondiElimina:)
carissime
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