1
LA TINOZZA
IN CORTILE \ GALLEGGIO
ASSONNATO COME \
VENTO BATTI LA GAVETTA
CONTRO LA GABBIA!
CI BEVONO I CONIGLI.
NON C’È VERSO ALCUNO CHE NON
VALGA L’ABBATTERE IL MURO. RIPRENDERSI
BERLINO. PRAGA
PARIGI E I MAGAZZINI DI GROVIERA
NELLE TOMBE
SOTTO ROMA LIBERATA CAPUT MUNDI DA
IL CAPITALE,
IL CAPITALE,
METTERE ZUCCHERO
NEL SERBATOIO DELLA BERLINA DEL
PIFFERAIO MAGICO.
URLA, VENTO, IMPRECA! CHI TI AFFERRA?
MELMA PRIGIONE FUMO VERDE CALDA
FONDO DELLO STAGNO,
GREZZI E DANZANTI
I POETI PEDERASTI FUNAMBOLI DI SE', LE CHECCHE
AD LITTERAM NEL
VICOLO
OPACO, DALLA FINESTRA, SU CUI AFFACCIA IL RETROBOTTEGA
DELLA MACELLERIA, SIA LODATO
DELLA MACELLERIA, SIA LODATO
GIOVE, \ UN GIGLIO DI GIOVE - DI GIOVE UN FIGLIO
LA NOBILTA' OBBLIGA PER LO MENO
UNA RIMA.
E LE RANE IMPAZZISCONO
RAGGRUMANDO
L’ACQUA IN UNA SBUFFATA IL SANGUE AL
CUORE
SCRICCHIOLANO VECCHIE GALERE
PER MARE.
COMPIACIUTI DEL NOSTRO REALISMO –
EBBENE? NE HO LE TASCHE PIENE DI
TUTTI I COLPI A SAL_
VE SULLA LIBERTÀ DI PENSIERO.
IL PENSIERO NON È SEGUACE DELLA
SOVRANITÀ POPOLARE.
2
CHI VUOLE INTENDERE INTENDE.
NON È – GIOCHIAMO AI LUOGHI
COMUNI -
MI DEVI UN PAIO ___DI CAREZZìE,
PER COSI' DIRE.
PER COSI' DIRE.
COSE DIALETTALI - VOCI SDENTATE,, UN BEL POLLO
RUSPANTE, PIU' CHE LA SOLITA FENICE.
DIRLO A CHE FINE.
E UNA PELLE DI TAMBURO
PER COPRIRMI I PIEDI LA NOTTE
E PROTEGGERLI DAI MORSI DELLE
FORMICHE,
UNA ROSA BIANCA
UNA ROSA BIANCA
CON LA QUALE
RICUCIRMI IL CUORE.
*
RICUCIRMI IL CUORE.
*
SCRITTO DA QUALCHE PARTE, SU UNA
PIETRA
DI TERRA BRUCIATA, NUDA, HO TROVATO - PURA CHE PAREVA
DI TERRA BRUCIATA, NUDA, HO TROVATO - PURA CHE PAREVA
INVOCARE L'OLIMPO DEI FIGURANTI
– DIFENDI,
OVUNQUE DIFENDI.
3
MIO PADRE.
MI HA PICCHIATO BRUTALMENTE
LA PRIMA VOLTA ALL'ETÀ DI 4 ANNII SEGGIOLINI ROSSI, SOTTO:
MIO PADRE.
MI HA PICCHIATO BRUTALMENTE
LA PRIMA VOLTA ALL'ETÀ DI 4 ANNII SEGGIOLINI ROSSI, SOTTO:
IL DIAMANTE.
E IL RUMORE DELLA PALLINA BATTUTA
DALLA MAZZA
COME CHI BUSSA PIANO A UNA
PORTA.
PORTA.
A CUI BUSSO DA ANNI.
HO LECCATO TUTTE LE MIE FERITE FINO ìA TRASFORMARMI
HO LECCATO TUTTE LE MIE FERITE FINO ìA TRASFORMARMI
IN UN SERPENTE DALLE ALI LAMINATE DI
ORO LIVIDO
CERCAMI NEI LIBRI DI ALESSANDRIA
CON LA MIA
LINGUA CHE PARLA DUE LINGUE
INSIEME
CON LA MIA FAME
SENZA SORGENTE VIVA, CON UNA SPADA STRETTA NEL
PUGNO COME SAN MICHELE, O AL CHIOSCO BEVUTO, EBBRO
DI UNA LONTANANZA
CERCAMI NEI LIBRI DI ALESSANDRIA
CON LA MIA
LINGUA CHE PARLA DUE LINGUE
INSIEME
CON LA MIA FAME
SENZA SORGENTE VIVA, CON UNA SPADA STRETTA NEL
PUGNO COME SAN MICHELE, O AL CHIOSCO BEVUTO, EBBRO
DI UNA LONTANANZA
E RICEVO CIO' CHE CERCO, PAROLE
CHIODINI, PAROLE
ANGUILLE.______________________
4
IL LEONE È LIBERO
- LA METAFORA NON E' IL LEONE.
E' LA LIBERTA', CARO.
- LA METAFORA NON E' IL LEONE.
E' LA LIBERTA', CARO.
IN UN BALZO FINISCE NEL MIO ORACOLO
DI AMBROSIA E DI
SANGUE, IL DESIDERIO SUB-REALE
DEL TERZO OCCHIO
DEL TERZO OCCHIO
APERTO SUL TAVOLINO.
MI HANNO DETTO CHE
AVREI POTUTO, FARE COME JUNG E
COSTRUIRE LA MIA TORRE, SENZA TEMERE CONTROLLI
DALLE COMMISSIONI EDILI.
DALLE COMMISSIONI EDILI.
SPARARE A JOHN LENNON, OSANNARMI
MORRISON,
TRISTAN TZARA
PORTARE QUALUNQUE COSA DESIDERASSI
NEL MIO SCHIAMAZZO, CON LA FURIA DEL TORO, PRIMA
DEI PICADORES
CHE RINFRESCANO LA RENA,
PISCIANDOCCI SOPRA.
CHE RINFRESCANO LA RENA,
PISCIANDOCCI SOPRA.
E LA MENTE COLLETTIVA DESERTIFICA MAN MANO. HO SCELTO GLI OCCHI
E IL NOME DI MIO NONNO, IO. DI ANDARE
CON LA CONGESTIONE DEL MIO RESPIRO INCUNEATA
NELLE PICCOLE COSE SENZ'ANIMA
D'INTORNO
ATTRAVERSO USCI
DI CATTEDRALI, E SEDERE SOPRA
DI CATTEDRALI, E SEDERE SOPRA
SEGGIOLE DI PAGLIA, PIOLI PER AGGRAPPARSI
ALLA GRAZIA DI
UN FRUTTO INFINITO..
ALLA GRAZIA DI
UN FRUTTO INFINITO..
DOPPIO,' - PARALLELO. GEMELLO.
CHE FATICO,IN MOTI A\ IN\ MOTI ì DA ANIMA, STATI DI RICHIAMI AI VESPRI,
FANFARE CONIUGATE, LUMI
IN FIORE.
IN FIORE.
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