I Think It's Going To Be A Long, Long Time
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chiedevano il tuo aiuto
i crinali sulle ginocchia delle vecchie
madri, mamme, nonne
ciarliere per un vermut di troppo, rosse come
la vinaccia
la vinaccia
che facevano canti di fuoco i tuoi giorni, agli agi
desolati
del desiderio. desideravi… cosa di preciso?
chiedevano
il tuo aiuto
i cirimbecchi_ delle cornacchie fuse al
remo eterno del maggese;
a volte inventavi parole nuove, novelle
di una frescura appena fatte cenno…
chiedevano il tuo aiuto le rose, le
strade, le ore che qui messe di fila
avranno pure una loro salvezza, una specie di ragione…
le cicale di una bella estate
le cicale di una bella estate
troppo
calda per finire con un fiasco di vino di ciliegie
pochi amici, una sera, una chitarra.
e case, cani, trofei di caccia, piccole guerre, effigi di una morte possibile:
poco ci avviene del dovuto. errare i
mondi è fortuna umana,
e innalzano case e le chiamano templi, i cuccioli
aspettano l’osso, da bravi, ma che sia dalle mani di un
padrone
qualsiasi
magari il padrone di tutti… * hanno
sollevato dalla mota un missile antichissimo_
gli
scavi della città di alessandria, fatto di polveri, farine di semi
dai nomi impronunciabili,
dai nomi impronunciabili,
qualcosa
di sconosciuto che a forza di non sapere
hanno chiamato <<io so ogni cosa>>. un’arma potentissima di
cui fin ora
cui fin ora
*
ignoravamo
gli ingranaggi. chiedevano aiuto, chiedevano aiuto
i
tuoi occhi che erano i miei occhi
quando puntavi una galassia in quelli di un altro
e correvano i
destrieri del vento sulle mie labbra, mentre lì fuori
saltavano i ragazzi le pozze con i calzoni tirati alle ginocchia,
le ragazze dalla bocca di nespola...
le ragazze dalla bocca di nespola...
chiedevano
aiuto ma qualcuno ordinò di premere il pulsante_
e
qualcun altro premette il pulsante. quel mattino
ad
alessandria, e non ricorderò il
tuo
viso…
*
<< è così >> diceva il vecchio, e
infilava il verme
all’amo e l’amo ai miei occhi - <<è così che si scrive
<< è così >> diceva il vecchio, e
infilava il verme
all’amo e l’amo ai miei occhi - <<è così che si scrive
una lettera d’amore - ero
fra i più diletti furfanti
della valle - la clessidra vuota
delle mani, il tamburo muto fino all'alba.>>
fra i più diletti furfanti
della valle - la clessidra vuota
delle mani, il tamburo muto fino all'alba.>>
Oh, Elia è stupenda, e quell"amo nei miei occhi...lacrime di sangue scendono per scrivere d'amore per tutte le vittime del mondo.o anche per una sola che punta la sua galassia nei tuoi e non riesci a contenerla, no.
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