L'Anello Mistico di Giovanna D'Arco |
(la lira
di scocrates)
scorates
sciolse
una zolletta nel suo ultimo bicchiere_
voglio
ingannare questa canzone che ho sulla bocca_
tu
sei lì, avvolta nel silenizio
pura
come un altare, come una vergine all’altare dell’anarchia
il
tuo odore che non mi va via dalle mani
il
tuo dolore di ceralacca spezzata_
la
mia sete disciolta nel tuo corpo: pneuma anaerobico_
non
ho scritto una sola parola
d’amore_
(culo di cavallo)
*
il vuoto
connesso:
le sedie
occupate da un armonium a caso
i bicchieri
sorseggiati da un universo di seta
l’universo
sorseggia un bicchiere a caso
le regole
del cervello dentro bottiglie di parole migranti
il mare del
pomeriggio
è una magia muta
è una magia muta
parlo con
la mia marionetta di pinocchio
e due gigli di
sangue sono i suoi occhi riflessi,
il ragno sta tessendo il mio abito
da sposo.
il ragno sta tessendo il mio abito
da sposo.
(pazzia)
*
le
stelle si muovono
nella
teiera di buddha
e
fiamme concentriche e cenere nelle pareti del tempio
e
letame, urne di violini in frantumi e
la
muta del serpente; stendo al sole la mia camicia
comprata
sopra a una tolda ventosa
e
il sole si china e s’arrossa sulla catena di stracci che
ti scende sul
cuore_ dondola una culla sopra alla tolda ventosa_
cuore_ dondola una culla sopra alla tolda ventosa_
ti
chiede il capezzolo_ un dollaro d’argento cola dai tuoi occhi
il
mio nome è agnese _ vuol dire agnello del signore_
per
brevità _culo di cavallo_ e ho sei capezzoli
e
i miei figli non hanno bocca.
e il mio
inguine è un idolo d’oro.
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