venerdì 26 febbraio 2016

il blues dell'usignolo

Foto di Carmine Petruccelli
























<<i libri finiscono in una
cassa in cantina, prima o poi>>
il
latino studiato nel cucinotto del ferraio, l'usignolo sul ramo
il melo  ha un'ugola di piombo_ e canta
la libertà e si inginocchia
perchè non ha paura di dio.  
se ci fossero i sintomi di unipobole contraffatta, non so dirlo. allora
era malato di pianto a causa dei pasti
consumati in fretta.

le greppie per i porci desolate,
tutti almeno una volta abbiamo mangiato lì.
 un quarto danima calante
e linfelicità dei gelsomini_
cresciuti con la nostra infanzia_        
il mondo non ha bisogno dei poeti, il mondo ha bisogno di
ponti, arche dellalleanza, mobili in legno massiccio, gioielli per le orecchie delle ragazze
_ non mi servono le parole_  . cè un dollaro
sepolto da qualche parte qui sulla collina
un talento

sotto una quercia stellata. il mondo ha bisogno
di qualche giocatore di poker in più, qualcuno pronto a puntare
le ossa  merlettate, i dolori giovani
della propria vedovanza dalle stelle_ siamo tutti
poeti sopra la collina...

*
e ora una febbre sottile di parole, una
infezione del sorriso
che mi inventa  il tempo giocoso fra
le fiamme delle calle intorno,     
e non serve  la cura del tuo miele_ versato nel vino
della comunione, ci vorrebbe una rissa notturna, come ai vecchi 
tempi, dopo una bevuta con
il buffone di ronda alla baia delle stelle,
ci vorrebbe leroismo tossico dei poeti, quello sì
perchè   la gioia è una camicia di foza. veglie  
di risate trafitte, quanti spifferi
di silenzio 

e lì  ho dissodato il mio terreno, 
ceduto il quinto del mio cuore ai miei figli traditi
 con la scure del mio amore_ guarda quanti
giochi ho comprato per i miei nipoti  
che i miei figli hanno tradito
 scivolano righi giù per il mio petto__povere pietre  con le gambe spezzate: _c'è un dollaro 
sepolto  qui nelle mie mani,     trovato sulla collina sotto  
a una cuspide di rose.









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