martedì 4 settembre 2012

La Parola Fango



























LA PAROLA FANGO
È LA PIÙ BELLA _ PAROLA SULLA VERDE TERRA DI DIO. NON _ SO COME _ LA PRONUNCIASSE
ARISTOTELE O SE ESISTA NEL DISCO DI FESTO UNA PAROLA, UN NUMERO,
UNA MINA DI MATITA PER DIRE UNA COSA COSÌ
SPLENDIDA, NON SONO

MAI ANDATO A GUARDARCI
PER BENE.

NÈ SO DI PRECISO
QUALE ACQUA E QUALE TERRA COMPONESSERO MICROBIOLOGICAMENTE IL FANGO DI CUI
TELESIO SI SPORCAVA I PIEDI STANCHI, STANCHI OGNI VOLTA CHE PASSEGGIAVA PER IL MERCATO
DEL PESCE, STANCHI COME SEMPRE, STANCHI MENTRE ANDAVA
DAL GROSSISTA DELLA COCACOLA
A RESTITUIRE I VUOTI, OPPURE QUANDO SEMPLICEMENTE USCIVA A COMPERARE IL
GIORNALE, PER I DETTAGLI SULL’ULTIMA GUERRA INTERSTELLARE,
CON FREUD & ALDER & JUNG - LI'
IN PRIMA PAGINA -

VUOI GIOCARTELA A CAMPANA, FRATEL_
LINO? SOCRATE L'HA

BEVUTO FINO IN FONDO, È CERTO, E A PICCOLI SORSI, NEL CORSO DI UNA VITA;
DIFFICILE, MOLTO PIÙ DIFFICILE CHE RECITARE UN NOTTURNO IN UNA SOLA
EMISSIONE DI FIATO. E’DI QUESTO CHE SI
DOVREBBE PARLARE, NON DI
VELENI, CALICI
DAI BIBLICI NOMI, LUNE VERDI SCIOLTE
IN UN CROGIUOLO DI VOCI DI DONNE SOTTO I
PORTONI, MENTRE LA RADIO SPUTA 
LA NINNANANNA DI
BRAHMS,

(BRAHMS SE NE FREGAVA, IN GENERALE, E ANCHE DEL GHIGNO SULLA BOCCA DELL'AN_
GELO APPESO AL LAMPADARIO - E' UNA PICCOLA
STANZA, PICCOLA,

AL SECONDO PIANO DI UN VEC_
CHIO STABILE)

SI DOVREBBE PARLARE DI QUELLA COPPA MENO CELEBRE, E
CHE HA FATTO TUTTA LA
DIFFERENZA,
LA COPPA DEL TEMPO, DEL TEMPO LUNGO IN CUI MUOVERE PER SEMPRE
I NOSTRI PIEDI INDENNI; SCRIVI ALLORA DI UNA
GUERRA VERA, DI UNA GUERRA GIUSTA,
O PARMENIDE.

#
SI DOVREBBE PARLARE DI QUELLA COPPA OFFERTA DA MANI BELLE, MANI CURATE, MANI DI MADDALENA,
MANI CHE SI DICE AVESSERO APPENA FINITO DI REDIGERE L’ULTIMO POST-IT PER LUCIFERO_
LATTE UOVA ARANCE ZUCCHERO, ZUCCHERO E
ZUCCHERO

E L'ETERNITÀ IN UNA TAZZINA SBECCATA, UN GOCCIO DI THÈ?
PERCHÉ ALMENO POSSIAMO INFILARCI NELLA COSCIA DI ZEUS SENZA VERGOGNARCI,
ANCHE NOI CHE IN FIN DEI CONTI
CREDIAMO 
SOLO NELLA PARTE DI VETRO DELLE COSE E IN QUESTO
CIELO DI VETRO CHE
STA NELLE MANI DEI BAMBINI.
LA GIOVANE RAGAZZA SUMERA CI E’FINITA DENTRO
CON TUTTE LE SCARPE E
I LACCI

DEL BUSTINO, IN INGLESE E' MUD. - ME LO COMPRI LO ZUCCHERO FILATO? - E QUESTO HOUDINI
DI 21 ANNI, MORTO ALMENO 4 VOLTE, TIRA FUORI DAL CAPPELLO UNA

CHITARRINA E STRIMPELLA LA COVER DI QUEL
FAMOSO CHITARRISTA DEL
MISSISSIPPI,

UNA BARACCA DI LAMIERA, C'È NIENTE DI MEGLIO
SOTTO IL SOLE, MUDDY BOY? - MUDDY WATERS -
FINO AL COLLO,
RAGAZZO MIO, 12 BATTUTE, 12 BATTUTE DEL CAVOLO TIN TIN TIN
CHE_ DI PIÙ BLUES _ C’È SOLO IL VECCHIO CARILLON DI FRANTZISCA TIN TIN TIN
QUELLO PIENO DI TUTTI I COLORI COLATI L’UNO SULL’ALTRO
INEVITABILMENTE, QUELLO PIENO 
DI COSE SENZA

DESTINO E CON PIÙ PASSATO DI TUTTA LA PARTE _RESTANTE, LA PARTE MAGGIORE, 
TIN TIN TIN, INCAPACE DI PARLARE (DEVI INFILARE IL CHIODO
NEL PALO DI LEGNO IN UN SOLO
COLPO)


PURISSIMO, PURISSIMO COME L’ERBA APPENA TAGLIATA
& LA STORIA DELLA LUCE DELLE STELLE, DI COSA
ABBIAMO NOI DI QUELLA LUCE,  NOI,
SULLA VERDE TERRA; PURO,
PURISSIMO,

 COME IL PACCHETTO DI SIGARETTE CHE __ANNIBALA CONSERVA DA 20
ANNI; INFERNO DA RIVENDITA
DI BIGLIETTI, E LA LUNA È GIÀ ALTA.  # 

PER DIMENTICARE
UNA VITA DA 2 CENTESIMI CI VUOLE UN’ALTRA VITA, VALE PER OGNI
CAMBIO, PER TE CHE SEI UNO DI QUELLI APERTI
AD OGNI VENTO, E IL MATTINO HA

LA POESIA IN BOCCA E
PURE

UN FREDDO CHE SPACCA IL CULO
AI PASSERI.

VOGLIO FANGO  FANGO FANGO, PERCHÉ HO FAME
FAME FAME VOGLIO FANGO PER
AVERE PRESENTE IN OGNI MOMENTO OGNI FERITA, OGNI COLPO DI FRUSTA, OGNI SCRITTA
SOPRA L'ARENILE DELLA MIA PELLE - LUMINOSA,
LUMINOSA

LA VOLEVO, E PIENA DI PIUME SOFFERENTI,
CHI SE NE FREGA SE ALLA FINE AVREI DOVUTO
MANGIARE AVANZI PER UNA VITA INTERA

O STARE CHIUSO IN UNA GABBIETTA D’ORO NELLA CAMERA DELLA PORTINAIA, ALLA PEGGIO, IN UNA
DI LEGNO SU UNA VECCHIA SCRIVANIA IMPOLVERATA, TIPO QUELLA DEL DIRETTORE D'ORCHESTRA 

|| MA VIENI, IN RIVA, AMORE. IN RIVA
A QUESTO MARE, E A QUESTO FIUME
E A QUESTO STAGNO
CHE IN OGNI MODO ACCENDI DI PAROLE PER LA PROFONDA SETE, E

CHE IN ME RICHIUDI, QUI HO SCRITTO TUTTE
QUELLE COSE CHE
E’ MEGLIO AVERLE SCRITTE QUI, PIUTTOSTO

CHE IN UN TELEGRAMMA -

#
LA PELLICOLA DI VERNICE

DELLA BARCA IN SECCA PUOI TRANQUILLAMENTE CHIAMARLA PELLE O FAR FINTA CHE SIA LA SCORZA 
DI UN QUALCHE STRANO FRUTTO VENUTO A GALLA DAL FONDO FONDO
FONDO, UN FRUTTO MASTODONTICO - E NON TEMERE
IN NESSUN CASO DI SEMBRARE QUEL NOTO POETA TURCO. MA LA VERNICE E'
VENUTA VIA IN POCHI
DECENNI, E LA SFIORI, QUELLA RIMASTA - 
TI SOLLETICA UN POCO LA PICCOLA, 
MANO OSSUTA,

SI STA BENE

QUI, IN FIN DEI CONTI: LA CURVA DELL'ORIZZONTE - 
DIFFICILE DA PRONUNCIARE. & LA TOLDA
VENTOSA & LA NERA, LA BENEDETTA 
   ARSURA.
























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