martedì 26 aprile 2016

il gambero rosa




Copertina del disco "Aria" di Alan Sorrenti


















le mie processioni sul mare degli arrivederci
a guardia di un cane il cancello
verso un tesoro di profumi indiani
lo abbiamo cullato - dicono -
quando sarà chiamato a sè riposerà  nella tomba di famiglia con il nonno
e lo zio_    lo abbiamo chiamato cerbero, con lui non si scherza_ vero,
bello? Dà qua… e sa danzare sulle punte.
cerbero il temerario.

*
il figlio dei giardinieri_ mi pose fra le mani
un gambo di rosa
va nella terra_ poi avrai il tuo
templio_ pensai
confronto al mio strascico il tuo
non vedo che poesia intorno… dissonanze
e ritmi
di mani battute schiariscono il cerchio in cui mi stringo
in controtempo… nelle casse, dove ho rinchiuso Tolstoj, vuoti di vino
mai finiti in canzone_
bacarach   e qualche mela a seccare
sull’acciaio,

il resto di balconi mai visitati.

*
una fiera di maltempo; il cuore è una sibilla che
parla la lingua dei cosmi
e dei consumi. il cuore malridotto a furia di chiamare sé in un altro










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