Foto di Carmine Petruccelli |
1
ma però non ha fine
il carnevale delle figure
acceca il cuore, pone fra le dita
ghirlande di fiori, di fuoco di fiori,
breve seppure eppur fuoco di fiori;
è come la morte dell'allodola
chiama una luce non vera, solo scritta
e per me che sono poeta è
quanto conta.
ma però non ha fine
il carnevale delle figure
acceca il cuore, pone fra le dita
ghirlande di fiori, di fuoco di fiori,
breve seppure eppur fuoco di fiori;
è come la morte dell'allodola
chiama una luce non vera, solo scritta
e per me che sono poeta è
quanto conta.
e mai più bacerò il tuo sangue
_ iridi verdi_
oscure come noccioli di oliva,
come l'animo delle tue mille muse
di gesso nel giardino di gesso
vicino all'ex teatro comunale seccareccia
con l'insegna di gesso, per farci a terra la campana
sghimbescia, l'esordio delle orchidee
per un pallido all'arme
di giovinezza.
_ iridi verdi_
oscure come noccioli di oliva,
come l'animo delle tue mille muse
di gesso nel giardino di gesso
vicino all'ex teatro comunale seccareccia
con l'insegna di gesso, per farci a terra la campana
sghimbescia, l'esordio delle orchidee
per un pallido all'arme
di giovinezza.
eppure grazie a te io canto
di questo tutto
fuggevole_fugace_mente_
l'indomabile, l'ultraterrestre vertigine, i gerani
alle finestre degli ospedali_
_alle osterie vidi mio padre diventare
mio figlio_ per affari oltre i tramonti _ raggi d'oro
che si spezzettano
negli occhi, come puoi spezzettare
uno spaghetto.
2
non ho amato abbastanza
non ho amato fin troppo!
non ho peccato una volta!
non ho nel cuore che un cortile di limoni
e la vecchia cisterna azzurra che fu sostiuita
con una a forma di anfora,
nell'aria scintillante di bambiti e ghiozzi.
.
non ho fatto a botte a dovere
come prescrive il codice dei mascalzoni
non so fischiare, non ho mai rubato tre foglie di rapa
tre fili d'oro a uno scalo
in algeria
sotto la leva_ ndr.
non ho amato abbastanza
non ho amato fin troppo!
non ho peccato una volta!
non ho nel cuore che un cortile di limoni
e la vecchia cisterna azzurra che fu sostiuita
con una a forma di anfora,
nell'aria scintillante di bambiti e ghiozzi.
.
non ho fatto a botte a dovere
come prescrive il codice dei mascalzoni
non so fischiare, non ho mai rubato tre foglie di rapa
tre fili d'oro a uno scalo
in algeria
sotto la leva_ ndr.
eppure questa bava che filo,
questa indecenza
è la mia scienza, e ve ne prego
candidatemi al nobel per la furfanteria
per chi volli raccogliere questo cestino di sorbe
_per la giuria_
un passo di tacco, un carattere di diamante
con la mano libera del caricaturista
ignoro completamente il moto
delle fonti
l'artiglio chiuso dei bronzi _mi par di vedere le fiamme:
eh sì, anche io amai; amai il languore
tecnico dei marasmi, una febbre ideale
che mi ha coperto di gore
e di teatri.
3
e forse tu
tu mi
solleverai
da un sonno di piume
e arena sopra un pianto di viola
che non ha spini
ma solo sangue - celeste, sgranato
color pesca-disteso sangue, nerissimo-acerbo
specchiato in un fulcro _
dell'animo che danza.
gentilissimi
miei
signori.
e forse tu
tu mi
solleverai
da un sonno di piume
e arena sopra un pianto di viola
che non ha spini
ma solo sangue - celeste, sgranato
color pesca-disteso sangue, nerissimo-acerbo
specchiato in un fulcro _
dell'animo che danza.
gentilissimi
miei
signori.
e mi condussero
al giordano
come si usa
per il volere della crisalide
che è prima falena e poi
crisalide, falena e poi
crisalide.
- ammaif, ammaif, che nulla significa
in questo bel mondo
crisalide, falena e poi
crisalide.
- ammaif, ammaif, che nulla significa
in questo bel mondo
Stordita da tanta bellezza, Elia. Grazie
RispondiElimina<3 grazie a te.
RispondiEliminaelia