domenica 24 gennaio 2016

a Pasqualina Tommasiello

Foto di Carmine Petruccelli


















ho udito che l'amore
è la nostra santità,

solerte come il peccato che è divino
e che non puoi sfuggirvi; e allora mi riempirò 

di piaghe di terra fino a che i miei occhi poveri
non saranno che
un gemito di polveri e vento.
ho udito
che c'è forse spazio perchè possiamo
perseverare l'errore
di amare__ è la nostra santità - ho udito ripetere - eppure
non volli credervi, divenni sanguinante e 
libera come il calvario
di un giaciglio di spine, per chi ama.
ma quanto dura il nostro riposo,
quanto vale pagare per
amare semplicemente_
le parole sono forti e soavi come l'odore del
roseto, ho udito che c'è una rosa
che non puoi cogliere
ho udito che sono impazzita nel diventare
una rosa io stessa,   
e temevo di essere strappata
e temevo che la mia infelicità mi abbandonasse   
sorella felice e pura che 

ha scritto tutti i miei versi
assieme alla gioia che inganna l'uomo con il soggiorno di una stella
eterna, temevo il ritorno degli eroi che ci hanno sconfitti
con la collera che è giustizia infinita e il silenzio
che vibra alla mia bocca di creta

povera come il mio ventre che dio imbastisce
 
come una tela oltraggiata_
che la pazzia ha rinnegato.











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