mercoledì 20 gennaio 2016

No Profit - di Gerardo Pozzi


Foto di Carmine Petruccelli






















Triglie e pesci soffocati nella notte sotto il mare 
Loro non sanno 
Né io so. 
L’amarezza del mondo, questo enorme Tribunale, sta tutta qui. 
Condanna e pena senza capo d’imputazione 
La tua coscienza freme, brucia. 
Io non andrò mai all’inferno, perché ci son già stato qui. 
E’ un posto freddo, dentro il petto, dove nevica ghiaccio e c’è il filo spinato. 
Si aspetta il proprio turno, senza sapere quando. 
Si cena poco e presto 
Si dorme su un asse di legno
C’è anche umidità e qualcuno che russa.
I vetri sono appannati e non si vede fuori. 
E dentro è buio. 
Sempre buio. 
C’è una lampadina sul soffitto, ma è bruciata o spenta.
La tengono spenta, perché tu non veda. 
Perché tu non li veda. 
Loro non sanno che tu sai già. 
Che ti sei semplicemente arreso. 
Cerco di coprirmi col nulla e rimango qui rannicchiato sull’asse. 
Steso.

(Si dorme, non si dorma)..

Scritta di getto, Gerardo Pozzi.


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