lunedì 9 novembre 2015

Mudare (di Frantzisca Moro)


Sento questa poesia di Frantzisca Moro 
molto vicina.
Non è da tutti mettersi al petto il distintivo del dolore
e nelle mani la gioia della vita. All'originale in sardo
segue la traduzione in italiano
Buona Lettura, Elia.
Testa di Cinghiale














Mi cherent millannos
pro domare sas feras meas
traballu malu, costosu
de novas , de dolos
istocados e suportados
cada caminu una pedde iscorjata
e interrata, mai irmenticata
ca est pericolosu no tennere a mente
sos mostres chi ant abitau intre tie
e como chi miras
e bides
totu sos maschingannos in sos àteros
e cumpatis
como tue ischis su pressiu
de sa pedde de s
ogru
sa nudesa de s
innosséntzia


———————————–
Cambiare

Mi occorsero millenni
per imbrigliare le mie belve
un lavorio costoso
di eventi di dolori
inflitti e subiti
ogni cammino una pelle scuoiata
e sotterrata, mai dimenticata
che è pericoloso non ricordare
i mostri che hanno abitato te
ora che il tuo sguardo può
distinguere la moltitudine negli altri
e compatire
poiché tu sai quanto gli costerà
la pelle nuda dell
innocenza




 

4 commenti:

  1. Elia! ma grazieeee, un bacio.

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  2. Grazie ad Elia per questa stupefacente, straziante composizione di Frantzisca.

    Un abbraccio a entrambi. Sempre nel mio cuore anche se sembra difficile crederlo.

    Rossella

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  3. Grazie ad Elia per questa stupefacente, straziante composizione di Frantzisca.

    Un abbraccio a entrambi. Sempre nel mio cuore anche se sembra difficile crederlo.

    Rossella

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I COMMENTI SONO IN MODERAZIONE.
SARANNO PUBBLICATI SOLO DOPO MIA LETTURA.
GRAZIE, ELIA