martedì 12 maggio 2015

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1
Specchio, specchio quando vedrai                                       questo volto
Io con un soffio di arancione tesserò come fa la luna
In te le mie sillabe rimediate

Quando vedrai i re
piantarla con tutte quelle maiuscole
io forse farò come chi va a caritrare

un suono una fibra di diamante dentro agli occhi
che poi è un modo come un altro
per dire poesia
Può questo uomo morire per un eccesso
Di anima? Cuore mio cuore
io ti dichiaro guerra!

E passammo un’estate a miniare di nero le tele di tutte___le madonne
Capitate a tiro. Non sapendo deciderci su quale colore
Il nero è la congestione

Di cielo geranio airone agio di attesa
Preghiera preghiera                                    
Discolpami se ho così poca brina per i tuoi prati,
amore.

E adesso quelle donne meste hanno pupille
incalcolabili, disseminate                      
                                                           per il mondo.

2
O forse m’instrado e ti racconto
Della mia polvere
Ruota di carro, nafta per il motore del futuro, privo di
Medaglie al valore né mai ebbi fra queste
Mani pesanti criniere di unicorni scagliati verso i rosoni
Delle onde contro i

moli; i ragazzi ci vanno a _fumare un po’ d’organza sottile __rubata ai vecchi, per recalcitrare un
germoglio puro, purissimo ordito irraggiato per amore. In un vociare mi persi, il mattino suoni di sforbiciate nei roseti______

E disimparai come si parla  d’amore perché
                                                                                                                                         _ a __ragione
d’amore non si dice
è una parola impronunciabile,

i vecchi lo sanno; essere amore: poesia che nessuno
ha mai potuto scrivere. E lasciano
da fumare incustodito.

3
E forbice vorrei essere
Per starmene quieta in un ceppo sul tavolo tondo
Non mi lamento se poi il tavolo è
Un ovale.
Bandire la metafora dal mio ritmo cardiaco, salvare in extremis capra cavoli
E pastore. Finirla una buona volta di cavare oro
dal letamaio di turno­­­­­­­­­­

Trovarmi una mogliettina /maritino
Tanto come si deve
E un tanto per bene impiego all’ufficio delle poste nazionali
Sono fatto di lame arrotate a puntino, e
chissà quale Eurialo 
                                                  mi darà 
una mano:             tutte        
                                                                                                                                      queste camicie
                                                                          da stirare!



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