Originale di A. Albini |
I
3 minuti di
La tua ragazza che pulisce
fra gli scarafaggi nel bagno
Sono rossicci arrivati
qui coi mercantili
dalla Turchia
- ho trovato il tappo
del dentifricio . dice -
Si era ficcato dietro
la tazza del cesso – dice -
Le mattonelle bianche
Nude mi fanno pensare
alla Foresta Nera,
a Narciso E Boccadoro
ad alberi che sfilano
come i fotogrammi in un proiettore
le mattonelle bianche
gelide
nude sono come la
poesia di Dylan Thomas
si sporcano
facilmente.
E a nessuno verrebbe
mai in mente di pulirle,
Vanno bene così, e
via, il prossimo
Inquilino.
3 minuti di
Autoradio cronista
voce garrula a forza di ingoiare Tavor
A un certo punto te ne
accorgi dagli occhi,
dall’accento, se prendono
qualcosa,
capisci anche la quantità
prescritta, le rose che devi arrivare a farti colare dagli occhi
per dimostrare che non
le hai rubate,
poi qualche infermiere
te le porta via
perché dice che negli
ospedali non è permesso tenere fiori
ma si dimentica delle
spine
che restano lì sul
vassoio aperto.
II
3 minuti di
Lucciole e tentare di
aprire nel buio un’auto qualsiasi, e intanto le lucciole
Per stare comodi a
fare l’amore, e le lucciole
E hai due lanterne nel
cuore
Che mi fanno sentire a
casa, il vecchio divano verdone
E fuori le lucciole
che non si rodono
Per a luna.
E I miei piedi sono di rame
E Ho gli occhi di
rame, il sistema circolatorio
I polsi di rame le
gambe di rame
Il cazzo di rame l’anima è una lamina di
rame
Il mio veleno è di
rame
L’affanno mentre salgo – l’ascensore fuori uso – rame
Le unghie di rame, i
denti verdazzurri
A causa del continuo
attrito con la saliva
della tua bocca.
E allora ti capita che
anche le tue poesie siano piuttosto ramate
E che non vadano tanto
bene, perché quello che
Vende è il culo, non
la rima alternata.
Povero culo di rame,
davvero scomodo
starci seduto
sopra. Va' a rubare il rame,
intanto sto qui e
cerco di districare il
garbuglio ramato dei miei capelli
il mio bel garbuglio
rimato.
III
3 minuti
Di un caffè un bacio
sfiorato all’angolo delle labbra
Due fragole acerbe, il
tempo di mettere Giù il volume della Tv per sentire se fuori piove
(non andrebbe mai
scritta con la maiuscola)
E squilla il telefono
Ma nessuno ha voglia
di rispondere
E nessuno che dica
lasciate un messaggio dopo il bip
E nessuno che ci possa
giudicare. Che
La vita è una merdata
pazzesca ce lo hanno insegnato ai corsi serali per adulti.
Eri brava in economia
domestica,
ma meglio ti riusciva
di succhiarmelo nel bagno
tra il fumo del fumo e le
bottiglie vuote di vodka
Ma la ami com’è e incassi un gancio,
o un assegno che nel
mio mondo sono due cose molto simili.
Pace al tuo Regno,
Maestà
Siamo i cavalieri del
niente. Ogni crimine inizia
nella culla, e questa
è la giacenza.
Fegato e danaro che combattono
nello stesso libro paga.
tu, hai il brutto vizio di graffiare per entrare, e poi rimani acquattato lì, nascosto, e ti lecchi le unghie sporche di "quel" rosso...
RispondiEliminache fine ha fatto il mio commento?
RispondiEliminaeccolo
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