sabato 16 agosto 2014

Pazzia





1

il libro del mondo.
non è sfogliato inutilmente.

la mia anima
tanagliata.
il pioppeto – ho sentito dire che
domani sarà abbattuto, ogni madre si è stretta al
seno il quaderno
di quand’era bambina,
il torrente

lungo la mia spina dorsale traspare
di parole d’amore per ciascuno.

.spenti i lumi, come apparve in sonno
la madonna dalle mille braccia
a delgadina

2

nuda di stracci e di vento,
anche  tu come  me devi
averla notata – ma delle camelie
non hanno pietà –
e fu bandita. sibilla
etèra – un tramonto nei capelli filato -
lasciai che si accampasse fra le mie braccia
lei, in eterno, ascoltai ogni sua
farneticazione
la chiamai          cassandra,                                         
ridere a me di canto
come d’eco che adorni i pastori e i
fenomeni da arena;
l’agnello di dio bela di ogni pazzia ___ma l’eternità
termina al camposanto anche nel regno
della poesia, e un viluppo di belladonna
cresce dal suo grembo che
marcisce.

3

che tornino i salmoni,
i carri coperti,
la mia.  
vecchiezza di poeta borghese:
ti imploro  mio signore - pesco dal fondo del mio ventre,
ogni cosa pesi per sfamare
gli ospiti al mio
cuore –  è una rana, ha la bocca larga, il mio cuore –
come in quella vecchia filastrocca
in fiore da un grembiale fresco
come di lana candita.

venne il serpente dalle ali
d’oro, con le briglie
tenute dal bardo senza ombra. questo ho da dire.
morire di vecchiaia a 31 anni, mio signore,
che ogni lacrima è pianta invano.




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