Frank Zappa Meets the Mothers of Prevention |
declino
si chiude sul sonno dei cavalli cielo d’erbe ai fischi
di bradi viluppi tessuti muscoli_ rullanti di fiaccole
pensose
al fuoco delle voci
una madre chiama da lontano tutti i figli del
mondo_
per traversare il crepuscolo.
non occorre che la medaglina di san
michele
che porti nel sangue da quando ti ho partorito,
padre mio...
artico
arriva da lontano l’istante
noi qui come il grano per l’altare
verdi come i giorni del tempio
com’era rosso il fiocco nei capelli
di maddalenina
quel giorno che scesi dalla miniera a farle visita; i
miei abiti smessi avvelenando il buio gemendo
miei abiti smessi avvelenando il buio gemendo
terribili veglie;
erano
lì da mesi entro l’eterno infelice
di quel frastuono li
raccolsi, stracci per
la mia tela...
alba
di vampe di marzo,
in pelli di fusi di stelle _valencia _ luccicando il
tuo serto
diva di rupi spalancate_ l’ignoto eremo eterno_
va’ pellegrino,
l’ora che passa_ passi. passa pure.
argento nel buio fluido ch’hai fatto un fiume con le tue mani al deserto
io terra straniera dove solo m’avvio
analisi_ culmine che ho bandito
il nome dei santi; mangio
dalle mani di chiunque sogni di strade variopinte.
conchiglie vuote per il
mio bambino caotico. non venne estate
fui un simposio eterno
una torcia abbandonata
nel filato del sangue...
una torcia abbandonata
nel filato del sangue...
la pena lenta di una crisalide che non muta...
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