New Trolls - Concerto Grosso |
1
Resta per
quel poco
che so dirti
che so dirti
l’esatta nudità di
esserci.
esserci.
chi
lottava duramente il giorno… identità del
canto
che non vacilla… te che fisso
sollevandomi
dalla brace di rare
nozze violate; che più nulla m’illude…
archi nel grembo, il
senso di un ordine assoluto_
e seguivi ombre nelle mie che, non accolte, assolvi
alle tue mani... ribevo il vino della
partenza...
nel tuo farti stima…
2
per lacerare ore, vuoti di inezie; ritoccare un
suono perduto di preghiera…
sopra la guglia detta_
più non è rito il giorno, non matura il dubbio del piacere, chi
visse in questi tratti di fughe, nel
timore di aversi il cuore, di darsi,
io ho conosciuto…
*La Tentazione Di Vivere…
*La Tentazione Di Vivere…
che ci ha incantato tutti nell’urgenza…
3
resta
se quel nodo insoluto do
all’allegra consonanza e che spenda
ogni cetra nel fiato, linfa che non
trema la sua furia nelle stelle…
trema la sua furia nelle stelle…
resta a limitarti eterno con l’assalto
a una cuspide snella di fiori di versi
originata e potente d’ogni confusione:
il tempo erra misero di disdegni…
io qui vorrei l’alta virtù che non ha
in sé i suoi semi, ma puro contro il
dolce frutto io voglio la forza di
sorgere
da un ceppo privo di pensiero…
resta perché io m’estendo e vago la
mia vela
distante dal tuo fiato, io che
sono figlio
solo di me stesso,
padre di ogni amore. resta…
padre di ogni amore. resta…
Orchestra Popolare Campana |
4
Immobile il pudore di una visione, allegrezza di voglie salde _ la tesa voracità, l’anima pietosa di un
prodigio impazzito…
troppo ho chiesto il desiderio,
che più non vedo oltre
il mattino l’ottimismo astrale _
intatto di giudizio
come sono fra i momenti infiniti dell'ascolto...
come sono fra i momenti infiniti dell'ascolto...
avremo sosta, furenti di un amore
simile all’ira di urlarci
il dirupo in cui non vige la
legge del
confine.
confine.
e allora canto i vivi, il rigore
di un lasso che
rigogliosa la caduta di ogni spettanza
fra
le quinte di un porto senza legni, lasciatosi
all'iride della poesia...
*
e
nell'aprirsi del
e
nell'aprirsi del
guscio credi, credi... concludendoti assorto ogni
sera, uomo; alla firma avida di un
pieno risorgimento,
la spina certa di ogni trasfigurarsi:
gridi sulla tela, miniato
nella genesi di
un caos recinto,
su una pagina di strappi
di vela,
di vela,
nella resa senza brine,
i crolli
di una caraica alle tue luci...
ma ghirbe d'aria siamo,
frangenti di stelle
rubati
a un passo di
volo...
e ora
speri
di più...
nulla ci stringe l'amo della mente...
la tua veste
le mie dita,
amico
il sole sopra
questa
riva
sdrucita
a forza
di essere
vita
la vita...
rubati
a un passo di
volo...
e ora
speri
di più...
nulla ci stringe l'amo della mente...
la tua veste
le mie dita,
amico
il sole sopra
questa
riva
sdrucita
a forza
di essere
vita
la vita...
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