domenica 18 settembre 2016

La Chitarra Verde


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chitarra verde in questa notte d’autunno…
che ogni campanello hai scoccato
per la piccola casa perduta del fato. lì vivo con la mia ghirba di cuori rubati
celato fra le foglie di granturco, le carrube per il ciuco...
chitarra refrattaria, chitarra focaia, farinosa, chitarra-desiderio
chitarra ostinata, sgraziata
così povera e fradicia e lenta e frizzante, chitarra verde di settembre
sui terrazzi del mio deserto cuore…

è forse il mio cuore una bolla di vetro, soffiata da un sapiente demonio
o un vecchio cappello appeso al cielo che rannuvola
forse il mio cuore è una palla che sbalza.

il bimbo calcia una nota al muro_ 
le canzonette di spagna, fantasmi
tesi a un fio di libeccio.
il sole specchia
negli occhi del buio - questi occhi che danno troppa luce,
chitarra verde che hai sangue negli occhi.
dolce torre della mia mente, non fu la mia ombra
venduta per così poco…  

chi decise la fatica di un chiostro stellato...
di questo cuore serrato, questo bulbo che vaneggia
il titolo dell’amore...

di me fui il sigillo di una bolla
alle mani di un angelo andaluso, in quella sera
di mari andati per navi, di pensieri di mari andati per vele, per navi.
va’ - dissi alla lettera, vedi se l’amor mio pensa il mio cuore...
- fra le raffiche del vento, il tempio d'oro delle polveri -
suona il sol della rivincita, chitarra andalusa!
non resiste il giorno un'ora sul frutto maturo...
ma l’amore non ha spartito e non segue il corso del rivo. 
allora improvvisa la tua canzone,
chitarra verde d’autunno...
chitarra d'acqua stellare che taci... 




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