Passengers_Original Soundtracks 1 |
respirando a
stento
afasia
urlare nubi, gessi d’arredo,
l’aria di ginestra di sangue l’amaro che
non matura
adesso vedete addestrando chi vede alla cecità
la polvere fluttua sotto di te
un lungo bacio di vetro
in te alloggia la mia resistenza
la polvere s’inclina sotto di noi
passeggiando sulla fibra di terra del
fucile
zoccoli, avvisaglie
poi il nuovo
le tue rese animali sessi fuga
città assalto irrotta cima primaria
sulla ripa il cigno ridiventa fiume
a dimenticare quanto giurato
carta pane dei poeti nel
cubo avvolte idee
un lungo bacio di vetro
un
lungo
bacio
di
vetro
stretto al cuore di magnolia, ampolla che non sogna
il mio cesareo stormi fascinosi cachet
di stelle del mio scorcio
luna su hiroshima
cumuli di idee le macerie sui fogli
da’ fiamma alla cera
che nulla dice
cadendo a pezzi - di denti -
seduto
a finirmi resti dell’ultimo alloggio
ebbi con il mare diplofonie di abissi amnistie
insolvenze lungo gli argini.
ilio che sei entrata nei porti della
mia lingua
aperto una chiusa sui giardini di nettuno
a picco lungo la risaia
la tua bocca ha un sudario di vetro
non sapevo che morivi
capigliatura di midollo ristagnante
ogni faccettatura d’ombra che ribalti
che salivi tu agli occhi salivi alle
dita a picco lungo le orecchie chi
è partenza
la polvere rema nella gioia convoglio morto di albatro
della serra fertile del mio essere
un povero flusso che desidera
l’incastro dei voli
seni che ti spiano la fuga di vespa
l’acqua viva sul tubero
vivo a picco lungo pupille raggelate
estinguere ogni
incendio
però
prendi fra le mani piccolo carillon rosso in boccio te lo affido
non
si sa mai tu riesca a farlo andare...
scambi di treni incroci polveri lutti binari
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