Copertina di Foxtrot dei Genesis |
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ciao
cara
poesia
eutanasia
invenzione
del mio dito sul grilletto splendente
amore
sia,
abbiamo
qui nel futuro
ogni
cosa dimenticata_ va’ poesia
come
uno spiritello a baciargli la bocca che il castello si dilunga in
una
chioma stellata, la grotta s’affonda fino al ventre della cagna
è
finzione, mia cara, il dolore.
ma
non lo sai, non vedi, e allora per convincerti
farò
al tuo collo un filo di parole con le parole rubate
con
l’arsura intatta di un povero canto
con
le mani sporche
con
le scarpe ben lustre.
poche
muse in giro e troppi musei.
io
sono africano perché ascolto i canti
di saliva James
di saliva James
chiuso
nell’uovo da quando ho scoperto l’america
era
appena voltato l’angolo lungo la casa
della
mazzone la forma di una madonna con
gli occhi gialli di noia
vieni
nel mio antro e lascia che ti
pulisca il cuore
dalle
ossa.
*
o
tu, corpo luminoso
che
hai attraversato i miei
vent’anni
maturavi
in una clessidra ogni frutto perduto
delle
ore: lì sogni di stare: un verme alle sue maglie
fra
i nodi e i pensieri
fra
le forbici e gli occhi, nell’azzurro della polpa
incantato
dalla morte in un
istante
in
un istante il grido concentrico
echeggiante
che
riconosci dalle cicatrici buone come il pane illuminato, in un istante
sei
madre della terra, l’albero muto che parla ogni lingua
se lo accompagni con una chitarra…
cane transatlantico
paura fiammifero
fumo portachiavi
limoni montale
perdono arazzo
futuro cassa
veloce piede
scopa desiderio
marzo fortuna
iride pioggia
spiaggia limo
amo gatto
ramo destino
caramella padre
sorella cristalliera
madre marea
luna clessidra
calendario mozart
sas albero di
pesco
fiume whiskey
*
sul
cane un transatlantico adagiato, sulla
paura
della luce, un fiammifero in bocca
alla
fiammiferaia: fumo fra i portachiavi
penzolanti
fra i limoni dell’orto di montale
perdonando
l’arazzo del tempo per aver predetto il nostro
futuro
battendo sulla cassa
veloce il piede della scopa_ era
soltanto
desiderio in un marzo di fortuna, noi abbandonati nell’iride
della
prima pioggia sulla spiaggia, ingoiando il
limo della sovranità
dell’uomo
sull’amo gettato ai gatti del tempio. il
destino gemma come
un
ramo di ginestra: impossibile è solo la parola
caramella…
e
poi ripeti repetita iuvant
all’uomo che
non
vede sé nello specchio repetita
iuvant all’uomo che
non
vede sé nello specchio e poi
inventa, usa la gioia_
usa
la gioia siamo tutti buoni a sottrarre
tranne
gesù cristo.
*
mia
sorella è una cristalliera, mia
madre gioca ad alzarsi la gonna con la luna.
ho una cava di ardesia che mi chiama cugino, siede
al mio fianco nei pranzi di festa... ogni cosa che luccica
è oro, qui, e dura per sempre.
il banchetto di erato
il banchetto di erato...
questa è
magia nera.
il banchetto di erato...
questa è
magia nera.
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