domenica 28 dicembre 2014

Il Pescatore











Il versamento fulmineo che allontana i tralci,
lento inverno che sinvola verso
limmagine del proprio

 incavernarsi



               Nel seno della sciocchezza tutta cordialmente umana -
Nei vuoti sfolgoranti
Anche la lingua del dissiparsi
parte se stessa alla schiena, provando vergogna
di essere immortale a sé.

E largine squarciato come una veste,
specchiera fluida, nuvole pendule
calende grecule
un ancella che versava luce da una brocca.
                                                                         -  Frantumato nel ricordo -
          Piovono voci nei pruneti come stregate
Qui mi condusse un tempo il tempo,
quel fare forsennato che è la vita

E più non feci ritorno, che un brandello danima lasciai
Al putiferio degli astri, ragione non volle
Che mi rendessi incline
Che mi piegassi ad alcunché;

una stanzina stile inglese, questo mio piccolo laboratorio cerebrale.

E io stavo con
matematica e filosofia
 e un paio di ragazze (botanica spicciola
 e poetica un paio di patetiche, una musa piccina piccina) sotto alla caminiera
dorata, leggermente angolata, bevendo, fumando
 parlare di trote e larve di
                                               mosca, per quel poco che ricordavo
di mio fratello, e a dirci che di fiumi,      in giro ne           
                                                                                     erano rimasti pochi dopo lultima avvelenata

dopo la rabbia
dopo il ritorno dell'onda durto
dopo la peste,
e il piombo dopo lamore, e le rose disperse per le strade,
esplorare antichi aeroporti,  aprire le reliquie
di scatolette di tonno, tubetti__________________________________ di dentifricio
pietrificato.

Il fiume della parola (ma andava
disseccandosi per abuso)
Quello della Grande Luce, di tutte le mani protese,
le loro voci sporgenti
_________________________________________________________le loro voci__
____________spigolose_________________


Mosè non tradisce il figlio, ma ___il proprio dio,

                                  O scrittori a mano libera, O
                                                                    pennuti da uccelliera!


La scienza occulta delle cose
Non anima ____né desiderio

Credere nel pane e nei fuochi delle osterie
Nella maggior parte dei casi non hai scelta



Aprendo il piccolo manuale di  
                                      mitologia da retrobottega,
                                              con ineguagliabile senso di sconfitta;
scorticato sopra il diretto del battitore.


Riporto questi pochi stracci a casa, stasera, amore -
                          due pesci di velluto, li depongo ai tuoi piedi.

Partire ponti, ombre, mari partire
nei tuoi occhi

                                                        Io voglio ascoltare lultima chiaroveggenza
                                  dellultimo profeta.



















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