Cover del disco Aloha dei Pooh |
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salgono da un recesso vivo a qualche altrove
perduto nei tuoi spasmi
canti ebbri al tramonto, con i tuoi abissi pronunciati
a fiore delle nevi.
veglie disciogli piano dai miei duelli per la sete,
dalla franca noia di aversi…
ah se t’amo e pure ebbi in noi
specchi di rancore, quando il rosso per le genti
abbrunava il mio silenzio di una qualsiasi
carica o maroso…_
*
t’odio quando nella scarsezza incombe il
traversarsi a stento
quando l’arte della spada è solo un errore di
scrittura, quando
respiri avvolto di ogni resistenza pura,
quando nel giorno, per tutta la sua durata, il tuo
flauto
ciarlatano
ha fischiato invano a farsi un coagulo
di strade, ai bordi delle polla a cui raggeli i tuoi
cammini.
l’incenso sale alle narici che pare un
castello d’ira il tuo futuro;
ma questa non è casa di giade,
di rose né la cattedrale
dove con te fui ragazzo o maestà rivolta a un benevolo
disordine.
e allora, come quel vecchio folle che nulla volle
chiedere al suo ultimo rito,
io qui resto crocefisso al mio amore.
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