venerdì 22 aprile 2016

demo_ne_mo





demo_ne_mo


Copertina di " The Raven That Refused To Sing..." di S. Wilson


































sono l’oltreuomo
sono
alzaie e pietre
sono lo spazio chiuso in una ampolla di senso
io sono il tempo di un errore in cui tu cadrai dolcemente
se mi conoscessi per quanto ne so diresti
non avrei mai voluto
conoscerlo
invitarlo al banchetto della fame e del gesso
cacciarlo via dal villaggio dei lumi
amarlo
chiamarlo amico
benedirlo e imprecare i suoi padri assieme
scrivere per lui quei due versi d’oro nella danza di una nebulosa
dargli un nomignolo amichevole_
portare al fonte le sue marionette di carta.

io sono un magico potere
io sono nero come il sangue dei fiumi
il sono blues e bocca di serpente
io sono prog e non potrai spalancare sul mio desiderio una povera gabbia
con le mie lamine ti ricopro il respiro_ muto, fui anche
arena e fui il manto d’oro disteso sui campi verso il mare_
quello che vedesti e portasti sulla punta della lingua
in giro per il mondo…
né fiori chiedo né che tu mi dica
io sono_

io sono
te
ma non mi vedrai mai in uno specchio
di calendule flesse al vento di settembre
ho visto e ciò che ho visto è per il mio tempio
di infinita gioia. rido di tutto e non conosco
il nome di mia madre: siete forse voi_
viaggiante... i vostri nodi i miei nomi...

ho visto i vostri figli che
ora sono i soldati del mio esercito
le vallate gremirsi della mia peste sotto lo stendardo alla molla
delle mie parole
e i monti che non si piegarono ho visto
al volere dei vostri santi impalcati come numi di fiere

io sono
nihil e cammino gli spazi
io sono uomo
cammino gli spazi fra due margini di niente
ma canterò il tuo nome perché se smettessi di cantare
_ più di ogni cosa il canto_ io sono canto_
come gli squali
annegherei nel mio mare.
















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