san giuseppe dei fuochi
a carmine brasile
Foto di Carmine Petruccelli |
notte
di qualche fuoco_
e
notte di molti_
di
stelle adolescenti, e siedo a suonare il
calice della mia vita
mentre
passano sul botro dell’illusione
frontiere
vaganti_ spazi rincorsi a fatica.
fiducia
in uno spicchio di limone?
sì-
ebbene,
fede
nella speranza ultima a resistere
mai
scritto lettere d’amore di questi tempi_ ai fuochi approssimati_
perché
dovrei farne adesso?
quanti
uomini hanno dormito nella
mia
bandiera… la notte
fra
dubitazioni sperimentali
fra
i coriandoli della cenere - àncora muta che pena_
abbastanza
da ospitarvi
indenni,
voialtri_ fede nella tutela del vino…
alla
voce la miseria dei ragazzi _gli occhi imbrattati di farine,
va
e vieni dal boschetto al tempio
dell’insonnia_ in cerca di
una
scienza pura, al minimo, di qualche
susina_
per
guadagnarsi la bocca_
*
viviamo
come si può…
quante
crune abbiamo costruito!
così,
in qualche maniera,
in un
alabastro non dichiarato_ per evitare
accise
e assassinii:
chini sulla nostra seta incerta_ che paura abbiamo la notte!
ma spesso viene a trovarci un satiro
gentile…
vestito di lauro e che monta sulla torre
e
si addormenta e non si sveglia mai…
e
n0n obbietta per alcun motivo
e
per qualche secolo ceniamo alla rendita
della
fratellanza.
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