1
Non basta avere una
pala di
torba nel cuore.
Per mantenerlo
acceso.
Quel che ci
vorrebbe è un lago che faccia il suo ristagno antico. Le tue mani
sopra la mia lattescente
pietà di madre, sopra il mio bilico di
poeta che scrive
pagine di figli su
figli, Eppure son sola e mi disperdo
fra le braccia di mille
amanti,
Fili d’erba non hanno
temuto la mia
gelata, e li ho puniti avvelenandoli tutti,
legandoli all’albero del mio seno.
li ho tutti
ammazzati , sì, con un vecchio piumino d’oca
La tortura del
solletico. E vidi nelle risa febbrili
La loro anima
parlarmi.
2
E tu padre, che
pure te come donna amai,
dì alla tua signora
bambina
dove si gira il
segnavento domani, pietà, pietà di me, che t’amo e non posso
spiegarti la mia
illusione e scopersi che eri uno straniero
allacciato al mio
grembiale perché
non potevi
permetterti
una serva
più cara.
Né padre né tantomeno
uomo
Di piacevolezza.
La casa era bianca,
aperta alle correnti, fatta di stracci di vele alle finestre
Un bianco accecante
dentro una preghiera
Che bruciava gli
occhi come il pianto
degli ultimi vecchi
saggi,
L’amore è mite ma il può darsi amare è più mite
ancora, amore
Ama la bambina
sciocca, ama la bimba pazza
Che veste di
bianco
Chi raccoglie con le
mani il fuoco, e
siedo su una corona
Di lauro, perché invece
che la testa mi
cinsero il culo.
E il mio ___________ventre.
E mi rasarono da capo
A piedi. Così cinerina
acerba m’azzurrai
di gialli che cantano.
Poco importa che
fosse
la mia anima quella e che fosse
altresì menzogna_____
Fui lieta di questa
stranezza, e quel giorno depositai i fasci che da anni
portavo sulle
spalle. Accendimi un fuoco. Io sono una monarca.
E comprendo la
lingua di dio, che è la
Lingua dei dementi.
3
Quindi è questo?
Siamo tutti, chi
più chi meno, condannati all’annullamento?
Sarebbe così bello
il nulla. Allentarsi
Nel gioco opposto
al mondo.
Il nulla non esiste.
E allora datemi
una paura viva.
Lo svogliato
strofinio di
due pietre focaie
un incisione sull’argento della mia frugale attesa alla pena
ridente, tanto così
mi manca per essere
eterna. Senza principio né fine come nei
libri delle accademie di
musica.
musica.
Fu amore o non lo
fu.________
Amai un tenero
ragazzo fatto di biada d'orzo e mi baciava le
natiche e i capelli,
e non sapeva di baciare la più
grande poesia,
e ancora le mani e le sponde mie lente e non sapeva nem_
meno che io fossi il Porto Sepolto di
Giuseppe Ungaretti .
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