Cover Album _ Cat Stevens_ |
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fitto a scalare gli istanti, penitenziario
per branchi di giorni
esistere. consistere divenire
fermagli d’oro il sole
filo di seta, i tuo capelli si adagiano fra i colli
della bellezza,
non sanno di farlo
lo fanno. li ho visti. e sia pace, allora, che
danno i tuoi
semi di sale sparsi sulla riva,
caro intercalare…ulisse o nessuno.
caro intercalare…ulisse o nessuno.
e chiedevi di poter dare ferita al calice perduto del silenzio
gridavi con i gerani ai piedi del tempio, giovaneggiavi,
ingiallivi nelle vesti di ofelia_ sangue e danza_ una nube o un fonte
e a me
a me i versi,
i versi. per
i miei versi verrà l’estate di
san martino, anche per loro...
*
fiumi ho
tessuto nel fiato di un
piccolo
affanno la vela infinita che
oscilla
oscilla
del mio
cosmo di gessi e di giardini mai incontrati.
questo
dolce naviglio che vira verso i tuoi occhi.
c’è un naviglio che va e che va
e fa un solco d’oro nel cuore, lo intarsia_
e spezza il mio oboe di vetro e fende e spezza
l’oboe l’aria intorno
e spezza il mio oboe e fende e spezza l’oboe l’aria
intorno e il fiume del mattino
che viene, clessidra, boccio di nevischio
o di galassia che dai a
un rapido verso. Che viene e che va...
un rapido verso. Che viene e che va...
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Mioddio!
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