Cover di Jesus Christ Superstar |
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fa’
tu come i versi
le mani piene di nodi, lasciando sulla
spora
la tua roma appena fondata
sopra l’arena dei lampi: qui serve
ch’io riorga…
so che incido lento il passo, qui il
sangue è più acre-…
ma vincere il tuo sguardo è l’idolo del
sempre ch’io non credo
qui
agli ardenti seminari…
prono
su un futuro povero d’afflati.
2
tu
sei il mio termine che
non posseggo
O…
ma nerezza d’ogni fango puro_
non
potrai mai chiarire
le linee del delirio fra gli occhi del
pensiero
il mio delirio mio e di alcuno
o
forse, sì forse, con il mio patire spalancare
un
giardino alla finestra…
3
era l’affanno alle mie dita
ma ora lasciami alieno che mi rendo
tutti assai incerti
i dunque di una povera festa… oggi ti
scopro ma con le labbra
assolte dal dolore… ed io ti strappo a me con l’abisso del fiato
mentre docile sul salto degli istanti,
per un accordo
rovente di riguardi … O tu che hai sprecato
il verbo in me , perché io feci note d’amore
quasi
eterne…
magra
lamina sfinita da un
dolcissimo
dettaglio.
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