udite udite
la poesia è
morta
la repressione
si torce come una polla di vetro
sulla punta del
cannello_ è morta di una morte poco poetica
accecata dalla
mancanza di sangue, c’è chi mormora il contrario.
ne danno il
triste annuncio
gli orologi dei cantastorie,
i bottegai, gli affrescatori del mercato, i venditori d’acquesante.
e? niente, non è accaduto niente. nulla è accaduto.
le allodole hanno lasciato il ramo
su cui stavano
sognando un crepuscolo di fuoco
due bambine
vanno mano nella mano
dipanando
canzoni nelle trecce strette come spighe
e c’è aria di
benzina nell’aria_ non c’è un poeta in giro
saranno tutti
ubriachi a quest’ora
nelle bettole
della città vecchia, e di questa storia di certo
non sanno niente_ come al solito. per i poeti non
c’è redenzione si nasce uomini e si muore prigioni.
*
gli sgherri
hanno assaltato
il palazzo
della poesia
branchi
rissosi, qualcuno pregava piangendo_
dove nessuna
maestà è mai stata invitata
e i bagarini hanno già venduto tutti i biglietti
del carnaio.
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