sabato 2 luglio 2016

lirica n°121

Cover di Jesus Christ Superstar




















_____________________




fa’ tu come i versi
le mani piene di nodi, lasciando sulla spora
la tua roma appena fondata
sopra l’arena dei lampi: qui serve ch’io riorga…
so che incido lento il passo, qui il sangue è più acre-…
ma vincere il tuo sguardo è l’idolo del sempre ch’io non credo
qui agli ardenti seminari…
prono su un futuro povero d’afflati.


2
tu sei il mio termine che
non posseggo
O… ma nerezza d’ogni fango puro_ 
non potrai mai chiarire
le linee del delirio fra gli occhi del pensiero
il mio delirio mio e di alcuno
o forse, sì forse, con il mio patire spalancare
un giardino alla finestra…


3
era l’affanno alle mie dita
ma ora lasciami alieno che mi rendo tutti assai incerti
i dunque di una povera festa… oggi ti scopro ma con le labbra
assolte dal dolore…  ed io ti strappo a me  con l’abisso del fiato
mentre docile sul salto degli istanti, per un accordo
rovente di riguardi … O tu che hai sprecato il verbo in me , perché io feci note d’amore
quasi eterne…
magra lamina sfinita da un
dolcissimo dettaglio.

_____________________




 

Nessun commento:

Posta un commento

I COMMENTI SONO IN MODERAZIONE.
SARANNO PUBBLICATI SOLO DOPO MIA LETTURA.
GRAZIE, ELIA