sabato 3 gennaio 2015

Segnali Oltre La Neve


PASSIONE
























I

                                                                    Parlami. Ti parlerò di me
Segnali oltre la neve,  i vecchi amici
Sono tornati in città                   non per molto
Non è ora linfinito per strade che vai a battere, vecchia mula
Fatta di mille venti attorcigliati
A mille raffiche di voci
riversate e ai davanzali
i fiori del corpus domini piovuti anchessi
nelle mani degli astanti.

Chiama lamore un clamore muto
Chiama, gli risponde limposta battendo contro la
Sottile foglia di vetro

o finché tutto intorno non ghiacci la parola
e saremo liberi
e saremo bastonati dalla libertà,
inginocchiati sui ceci
sventolati nelle piazze accalorate
liberi, liberi - non avere imparato quanto vale un solitario di carbone al centro di uno

spirito in fiamme

Su un foglio o sullala di un gabbiano dura poco anche il caos
Della genesi, la confusione dei tamburi per segnalare
Che un altro di noi ha varcato il
Proprio confine.

II
Parlami, io non ho più paura, sarò la tua spada
Le tue spalle
Reggeranno il traffico fra gli astri
La cerimonia -
Ti dirò che è davvero una bella giornata per andarsene
Imboccare quel treno, quel treno lì che
Parte non si sa da dove e non ritorna
dacché tutto
Avremo compreso
Dacché tutto è perfetto, e allora immergi le dita
Nei miei occhi, forò lo stesso con i tuoi
                                                           Loceano non è mai ____stato così
                                                                                                                  vasto
III
E lo traversammo sopra
____________Haiku doricalco smorto

eppure i miei occhi non ricordano
il verde  Né tantomeno azzurri i tuoi, lavati in cortile con la colza
E la lieve brezza. Non lo saranno mai Amore, amore parlami
nuovissime parole consumate

Non somigli a niente, ma sei già perduta                                       nelle callosità del niente
E da lì, da dove vieni io
sento tu porti uno scampanellio di
qualcosa al modo di cristalli, una cosa mai udita, come la parola amore
detta senza pensarci allamore, senza pensarci due volte.

                                                  Farà impazzire il maestro della banda
                                                           come il mio sventurato cuore traverso.














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