serial killer
a fabrizio marino
un
uomo mi ha spogliato e mi ha
cavato
gli occhi
sono
preoccupato perché ora saprà che erano gli occhi
di
un altro… uno dei paia che tengo nel comodino
per
non sciupare i miei.
sono
una specie di maniaco.
un
uomo mi ha rubato un paio di occhi
al
caffè grande sull’appia
domenica
6 marzo 2016 ore 23 43
un
giorno strappato a una pentatonica in là. Il tizio, non il ladro,
un pederasta di certo dal modo in cui tiene il microfono
buon
padre di famiglia, magari allergico ai semi di
girasole_
ci
fa giocare al karaoke mentre sfilano le nuvole
là
fuori sopra ai campi dei peschi
come
su una passerella_
là
fuori, una volta ci sono stato_ tu puoi dire lo stesso?
come
farò senza i miei occhi?
mi
toccherà andare là fuori di nuovo!
e stasera ho voglia soltanto di essere qui, qui dentro, con la pancia
piena
e le orecchie sintonizzate sulla fine del mondo.
30
mila persone cantano i giardini di marzo
di
lucio battisti
ora
in questa stanza bianca lunga 20 kilometri e altri 20 di distanza
dal
mediterraneo_
e un ragazzo in carrozzina chiede a me_ ma non
sa
che lo chiede a me_
Il
senso di una vita avventata_
non
so risponderti_ ma mi piacciono
i
tuoi occhi_ ti va di fumare una sigaretta
con
me – lì - fuori?
*
31mila
persone che cantano
e alla fine anche io canto_ continuai a camminare
lasciandoti
attrice di ieri _al nord, lì da dove vengo, si portano colori
vivi.__e
un angelo si bagna le labbra
nella
sambuca_
e la sedia di vimini cigola_ ho messo su peso_
e le persone continuano a cantare, 30.00o di loro qui dentro_
identici
uguali a me e a te.
non
ho mai visto un luogo più deserto sulla terra
…ho
abitato in caserme… terzi piani… camposanti…
chiuso in questo margine di buio strillante_
brillante. un brillante strillante_
brillante. un brillante strillante_
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