Ohilà, capricciosa, una sera che
Il prato è verdeoro
sirena, desiderabile; questo mio fremito
a titolo di tutti i poeti,
il loro scintillio - la luce solidificata
in quarzo.
Molto errai, Orlando - io,
La mia ampolla – la mia ampolla!
come un vecchio Omero che ardisca
brandirti a falce.
Liberata dal fuoco |
che sai, che dici O Luna?
Poi furono sillabe locuzioni, i fraseggi,
Gli azzurri orfani sulla rena
Questo cuore che pare una barchetta
dolce adesso, tremula Così pensai, ma vidi e molto risi
la barchetta gettò l'ancora in questo
luogo chiamato umanità.
E mi ritrovai come allora.
Lanciavo le mie
reti al cielo, sempre nello stesso
punto;
non mi fu fortuna
se non fingermi notturno come il
gufo, rifletterti negli occhi.
E andare oltre con il mio carico di
stelle abituate,
brandelli della veste di dio.
pulviscoli.
Un povero folle, Orlando, stupito, ipotetico,
il primo pollo che viene spennato
fra tutti gli altri della stia.
Eppure quanto amore ho
a mostrare, la storia che custodisco
fra i
fiori del cielo e le alghe e le città
sommerse di chi mi ha anticipato posando
la
prima pietra dei loro
amori
capitali.
II
La gente mi guarda
con occhio marcio, non comprano al
mio banco.
Eppure come rilucerebbe
Questa polvere nei loro poveri lumi! E mi annusano e
vorrebbero vedere tutte le mie ferite.
Non sanno che ogni ferita è un culmine di bellezza, e che la mia
Libertà è solo un’altra parola
per chiamare l’amore.
#
Profumata forma di una ragazza che
porta sul capo una brocca
gocciola la sua brina rovente -
Verso la notte. #
E invecchiarono le mie mani,
invecchiò
la mia ombra accartocciata, fra
morti sepolti qua e là
di questo desiderio che chiamano casa
Ma le orecchie possono costruire
musica senza strumenti – ascolta, luna.________
Pagarti con un fiore – la gente non compra più al mio banco
Il giorno che lasciai il mercato,
cigolando le mie ruote,
rincorso da un riso feroce.
Solo e benedetto da quel riso agghiacciante.
ora non mi è facile percorrere strade
senza sobbalzare al guizzo del
grillo, Ohilà vecchia monaca, ti va di scendere?
posso pagarti con una rosa, con ogni ferita
________________________
che sai.
III
Ti hanno fissata a una chela di buio con
i loro
arpioni sozzi,verbosi.
Fuggi, O luna,
Loro, gli uomini. Per lo più missionari
girovaghi, indovini poeti. …
Bacio ginepraio, nella bruciante infinità
di un grembo. Ormai non ho più le mie
reti. Un
piccolo granchio risale il tuo chador di sposa corvino.
- Le navate dell’Orsa -
Il
mio cuore è una tana vuota,
scavata a mani nude - da cent'anni
scavata a mani nude - da cent'anni
"Pagarti con un fiore – la gente non compra più al mio banco
RispondiEliminaIl giorno che lasciai il mercato, cigolando le mie ruote,
rincorso da un riso feroce.
Solo e benedetto da quel riso agghiacciante.
ora non mi è facile percorrere strade"
ecco la poetica dell'universo...