I
Acre come il cuore
del fuoco
Parole di ghiaccio
Sopra il biondo
cenere dei teloni; di lì a poco ci saremmo
chiamati briganti,
io, Paolo, Leone, Santino,
quella canaglia di Francesco __________________________il ciabattino
quella canaglia di Francesco __________________________il ciabattino
per sempre;
futuri e crocefissi, anzi messi’n Croce,
nelle case consolanti
Inchiostro su
inchiostro, tutte quelle lettere d’amore, Dio dei cieli voglio
sfidarti alla
bazzica -
è un campo verde e
vasto
la mia bandiera.
Acre come il cuore
del fuoco, partimmo in quel cuore sul
nascere, con l’ultima cenere della
notte
avvinta al canto per scaldarci
i piedi nella neve,
cantare, cantare, sperare
di passare il valico.
Con le calze umide
Sotto il semplice
passo disarmato, perché
ogni uomo nasce
senza coltello
e arranca per
imparare ad ululare tutta una vita, senza sapere
Che era la più alta
preghiera, nel fondo del
vino e del sangue.
Questi i giorni, questo il tempo
Mosche impazzite contro il vetro di una cattedrale. So che è una specie di follia
ma non so dire, udendo ________________questo suono;
ma non so dire, udendo ________________questo suono;
il ponte saltò in aria
senza un sibilo.
II
Piccola Nina
di un tempo che non riesco a ricordare
carezzi i miei figli da
cui non ho mai
ricevuto un saluto. Con le bandiere hai cucito una veste al firmamento.
Mi affidasti Lazzaro, però. L’ultimo di una notte
nel granaio, mentre
il prete frugava per le case in cerca del demonio.
E Lazzaro è il mio specchio.
Solo più solido nel tenere lo sguardo.
Con il mio piede.
Sapessi quanti pozzi ha seminato. Ne saresti fiera.
Lui e
il cagnaccio che si tira dietro.
Ma questa guerra la vincerà la fame.
E questa guerra sarà sotto
il tuo cielo
gettato in un lago come una rete, guizza un piccolo
pesce verdissimo,
il volo di un fagiano raro a questa quota,
gli occhi di Lazzaro impazziscono e
_ io lo so che va a cacciarsi lontano,
io lo so che va a scrivere una lettera d’amore, o magari
scrive a te
per dirti che il freddo non esiste quando il cielo
è una coperta di lana.
III
[…] Amore, rosa spampanata sulla mia camicia,
rapido e sdegnoso
come un abete, adesso.
vedrai medaglie negli
occhi di nostro figlio.
Dirai << Lazzarino, porta su il ghiaccio >> perché si
ricordino di me
di quando li battevo
al biliardo.
Dormi, mio cuore. ________Già il
vento ritorna
Dormi, mio cuore. ________Già il
vento ritorna
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