mercoledì 29 ottobre 2014

Notturna








______________

Anche se di un poeta,  tenzoni, vecchie bandiere - li credesti
immortali tutti - e ciarlano d'ormai 
defunti gli amoretti d'indaco

senza fibule nè medaglie
Seguono i sentieri
che si fa la pioggia alla pura sua bellezza;
- e lontano dai vivi ti danni, vecchio -
irridono con le sillabe picchiettanti -
amori di labbra,
- ma domandandosi, perdutolo,
cosa sia più amore -  Pietà, pietà di noi
rimano fra loro. Tu come ognuno, villico, pigro o vagante

Che sia mattino? Di già?  Affanna
carità d'infinito per quei poverelli sul
cuore, anime crude, anime fulgide.

Ecco, trabocca negli _________specchi - ruscello
nel gelo di un bianco sole frastornato
Sì, mattino;

pulviscolo spaccato a fior di lume
parla alla luna d'avanzo il musicante, con il pianto
di un bambino, Notte che corri, dice - Oh dolce, così nuda, così schietta
notte... - e Se fossi Tu qui sarebbe notte il nostro 
inno, occhi di lupa,
                                   di nespola, tu. 

ma in questa notte,
notte-gatta ai solai deserti in fuga ricciando la coda
in cerca di lardo, e le
vecchie spazzole ai davanzali,
non mi sono separato da te per un istante.
Cupido a mezzo cielo inarca? No.
E' la lampara gialla
di là dai moli pigolanti, a falcetto, scocca un dardo 
di seta; luna_ maggese millenario, luna. Che sia questa un’ode? E' un 
trucco di mercante, e le mani di zingara
Che ho da spartire io con quei dotti intenti,
a forzare le serrature favolose?

Ma ribollisce nel paiolo _mia la 
voce - e che sia mia 
basta - con  pochi semi di grano,
atti notarili, le bolle stipate, i contratti per gli abiti nuziali.
E mi innamoro. Oh notte ___di luna
sfilacciata, io mi innamoro.

E pare quasi il sole lei e non quell'altro, per tanto che abbiamo avuto
i nostri occhi chiusi____ e le tremanti dita
a finestrelle languide






Nessun commento:

Posta un commento

I COMMENTI SONO IN MODERAZIONE.
SARANNO PUBBLICATI SOLO DOPO MIA LETTURA.
GRAZIE, ELIA