sabato 21 febbraio 2015

Stagna


















1

Allombra e alla tavola onirica  
della vita.  Perdona me, perché so quello che faccio, padre -
ghiacciano  i miei lustri che sarà dei miei giochi
quando sarò cresciuto?
Un desiderio si fa e saccorcia dal
sommerso mio cuore                        fingitore:
volle abitare -
amore, amore è una fuga su mari a dorso di cavalli impazziti
il fervore ambrato__ che mormora:
Vieni tu sei ma la penna
Non scrive sullonda
amore è anche un ristagno, eppure
i ragazzi giocano a catturare sassi variopinti dal fondo del pantano,
gamberetti di acqua dolce ______;

li mangiano
crudi - attraversa questo passaggio,
di quegli alberi antichi, con occhi bendati.
E spaventare le ragazze tirando fuori
un rospaccio dal cappello.

Antico padre,  rendi a me gli occhi che ebbi,
di tanto amore sperduti per il mondo,

La notte e le anime care a
                                            straripare.

2

Folle mi sentii imperante,
savio, e vi credetti, con forza virile e libero convincimento
e adesso non ho più certezze.
Folle, occhi di luccio,______________________________ striglio
___________________________i cavalli del re.


        Strade di strade
Tamburi di pelle di foca,
Ghiaccio
Corri, cammina, aperto invito al tuo cuore,
Ma prima resta qualche istante    
Al caldo di questo fuoco:

Poesia.

3

Il dito di mia nonna  sottolineava il prossimo libro
Da  leggere, portavo il mio saio:
____________

bluejeans macchiati di nafta,
celesti, quasi bianchi___ per luso, alle ginocchia, che ci faccio qui,
Ozia mio cuore, come si mette a seccare
lorigano.

Dovrei  essere in un prato.

Con la mia mula e nei miei desideri in lontananza un
Paese a cui fare ritorno, ora che è sera,

 _ Len_ta_men_te.______
                                                                 E la pineta ride
                                 con la pioggia e le ginestre








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