1
somiglia
a me
eppure
è un altro il poeta
purché
dissipi la notte alle taverne
del tempo, e
non possa
pentirsi.
il viandande che paga - l'inverno
sopra a un campo__ di
__fuochi di lotta.
pentirsi.
il viandande che paga - l'inverno
sopra a un campo__ di
__fuochi di lotta.
dissi
al maestro, ignoro
il
colore dei miei occhi >>
Sabbie
ed acque passarono fino ad issare
qui un
ponte, sul mio petto
- per
fare il detto .
ma non
conosco la lingua dello specchio.
solo
un’ocarina
fra le mani gentile,
prestami
una chitarra, non suonerò
che per una bizza segreta,
per un abuso del cuore, prestami
la tua
chitarra!
per un abuso del cuore, prestami
la tua
chitarra!
2
la notte
non so
dove abbia famiglia
il
mio cuore né dove la
parola
diamante
si
impoverisca talmente da diventar
ricca
come il melograno
lì vidi il mio cuore uno
scricciolo
impazzito.
con me
tristezza,
a una ripa
di polvere - la tristezza
è una
tavolozza di
solo
celeste. forse i
miei occhi saranno
tristi o forse verde è la gioia,
piccola
goccia di luce - finalmente
le
mani libere dalle catene riscosse
per
il mondo, mi pagarono
per
esporle
anche per questo dicesti
poeta;
anche per questo dicesti
poeta;
3
somiglia
a me
eppure è un altro
eppure è un altro
il
poeta,
perché
agitai la notte con il soffio del canto
e
nella gola gocciolò il miele
di
mille rose mai colte
per
essere perse nelle ombre, e io
con esse, e la preziosa catena, celando
l’alfabeto degli astri.
l’alfabeto degli astri.
lo straniamento del poeta...
RispondiEliminaesserci e non essere, e viceversa.
un abbraccio