martedì 19 gennaio 2016

Così

Foto di Carmine Petruccelli

















Piantarsi di punto in  bianco
a questo approdo di fortuna
scrivere tre quattro versi che
non sanno di infinito
facendo finta come al solito
di essere un poeta

fingendo di avere queste mie mani
_stanche dall'uso dei suoni_
fingendo che la finestra sia 
mezza aperta
come nel famoso gioco 
dei calici_
contro il verde del sole in tumulto
e invece le tende pesanti
che il tabacco ha ingiallito
 _come le mani_
le mosche

che ronzano senza fantasia
eppure vibrano di carezze 
alle mie attese
gli occhi da svuotare nel secchio 
dell'indifferenziato
qualche libro ancora mi avanza 
di bruciare
_mi pagano per farlo_
assieme alle preghiere per la sete
imparate all'angolo di un vecchio 
errore

sopra una gioia cristallina
gli occhi da svuotare nel secchio dell'indifferenziato, 














4 commenti:

  1. Mamma mia, ti sei immortalato Elia!!!! Sono un mulinello accattivante e feroce questi versi.
    E tu poeta autentico fino al midollo continua pure a fingere di essere poeta pero' non pretendere che io ci creda. Baci

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  2. Mamma mia, ti sei immortalato Elia!!!! Sono un mulinello accattivante e feroce questi versi.
    E tu poeta autentico fino al midollo continua pure a fingere di essere poeta pero' non pretendere che io ci creda. Baci

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  3. quando riesci ad essere così espressivamente sintetico, sei grande!

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I COMMENTI SONO IN MODERAZIONE.
SARANNO PUBBLICATI SOLO DOPO MIA LETTURA.
GRAZIE, ELIA