mercoledì 10 dicembre 2014

Paura di scrivere parole






















1

Paura di scrivere parole,
il pittore sinerpica verso il trapezio, non teme
il non avere unità di suono
e dallalto getta colore a secchie: gira la giostra gira una bella
canzone è come un terrazzo affacciato sul
tempo sognato.
Paura di scrivere delle
case delle città
la parola guerra la più facile e terrificante
del mondo. E lamore mi si annida nel petto. Euna talpa lamore
mangia il raccolto da sotto, segretamente

è pestilenza, è una magia pura.

Porta la mia anima fra le mani, potrò essere il guerriero che fui? Paura di scrivere la varietà tanto chiara
E diviso andai per cercare acqua. Oh tamburi della banda, oh clarinetti fastosi,
oh amori elementari, ero io stesso il mio vestito!

il mio corpo un sentiero infelice che vado di malavoglia
Pagare in contanti essere una fornace scintillante!
Pagare in contanti   aprire luscio e le orecchie al baraonda!
Suona clarinetto suona. Il tuo ribollire è preciso
al mio riposo. Batti tamburo batti
                                                               sei tu il mio muscolo cardiaco.
2
E attendo il vespro che di già vidi moltissimo
gli occhi mi divennero tizzoni. Mare ove fluttuano le sirene delle navi,
ah potessi imbarcarmi, avere una livrea, la mia anima è
fatta a pellicole e squame. Pagare in contanti...
Sono una riunione di culmini
Credo la mia fede in ogni poeta -
Non scrivere, non scrivere -
stanchezza di essere fiume - non scrivere non scrivere -
Fiore femminile della mia antica mancanza, il mio cuore raso al suolo è senza documenti, offerte di lavoro
Certificati di dolore ad honorem, fiorisce sulle tue labbra nonostante un cuore non possa
Fiorire propriamente, così carnale, pieno ti scadenze, verbi
Aggettivi, di quella mia infanzia di cui non ho altro udirti.
Fatto di povera materia mortale e senza senso
Che non sia del suo essere nocivo - ogni
cosa è omicidio.

3
Paura di scrivere parole
Ma sulle tue labbra i mistici hanno visto
Aperte le pietre e il sangue ai
Piedi di San Giovanni Dei Camminanti, Ay, cattedrali di silenzio, fuochi miei bianchi -
Torna alla sua intimità di giuramento, verità rivelata nell'amore,
lontano dallombra di lupo del tempo lupo

Ora sei la notte, quando le tue mani abbandonano
la rosa del tuo ultimo lavoro

guerriera fra gli specchi vita
Notte, notte vecchia, con un carico stellante e dolce
                                     Otre daria per i poeti poveri e i bambini

                       
                                                           La terra si fa, la fai allegria e assenza, li udii chiamarti Cerere
                        (perdoni la loro bestemmia, monsignore) O Eleusi dolce, O dolce Kore -
Era solo un modo diverso
 di chiamarla amore.


 


2 commenti:

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